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Villa Ronchi

un Grande esempio di architettura modernista

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La proprietà di Vittorio Crespi venne costruita nel 1936 e terminata nel 1940 per opera dell’architetto Giuseppe De Finetti. Attraverso questa opera, egli sembra ripercorrere la propria esperienza progettuale e porre le basi per affrontare tutta la complessità dei problemi dello sviluppo urbano emergente nell’immediato dopoguerra. Allievo di Adolf Loos, uno dei padri della moderna architettura, con questa opera il De Finetti fa compiere all’architettura italiana un passo importante e cosciente che entra nell’ambito internazionale. Non predisposta a residenza stabile ma ad un organismo atto ad ospitare gli amici nelle battute di caccia e disponibile ad accogliere i momenti di svago della famiglia Crespi, diventò un vero sogno di altri tempi. Nobili inglesi e olandesi come il Duca Filippo di Edimburgo ed il Principe consorte della Regina d’Olanda, Umberto di Savoia, aristocratici francesi e spagnoli, uomini di Stato e personaggi dello spettacolo, allietavano le battute di caccia e le feste organizzate in loro onore. Circondata da quattro ettari di parco, la Villa, severa all’esterno in mattoni a vista, presenta un corpo principale rappresentato dall’imponente salone dei ricevimenti alto otto metri e dalle ali che sviluppano in lunghezza, dove trovano spazio le stanze attigue: studio con camino friulano, sala da pranzo con camino razionalista e i servizi. L’organizzazione a T è mostrata e resa riconoscibile attraverso questi elementi. Il piano terreno custodisce la “zona caccia”, caratterizzata dalla struttura costruttiva in mattoni, tutti a vista. Lì vi sono la sala “della colazione”, la sala “dei fucili” e l’enorme cantina. Il porticato che collega le cucine con il patio/giardino al livello del primo piano accoglie i bucolici affreschi di Gianfilippo Usuellini. Più raccolto è il piano nobile, con gli appartamenti dei signori e dei domestici nell’ala ovest, e con gli alloggi degli ospiti nell’ala est. Importante è la contiguità che esiste fra i vari piani della casa, anche se ogni ambiente mantiene saldamente la propria individualità. 

Attualmente, a Villa Ronchi vengono organizzati matrimoni, eventi aziendali e culturali, girati spot pubblicitari e negli anni ottanta è stata scenario di diversi film. 

Un edificio fra i meglio conservati del novecento, grazie agli eccezionali materiali utilizzati, atto a continuare il desiderio di Vittorio Crespi: la creazione di un luogo di eterna giovinezza.

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